Le Cultivar degli Oli Extra Vergine di Oliva - Italia

Ascolana

L’Ascolana è molto spesso associata alla celebre specialità gastronomica marchigiana dell’oliva all’ascolana. Ma Ascolana non significa solo questo: è una cultivar da cui si ricava un olio EVO di ottima qualità. La maturazione è tardiva e la resa in olio è media. Gli oli EVO a base di Ascolana presentano note erbacee, con un lieve profumo di pomodoro.

Biancolilla

La Biancolilla, conosciuta anche come Bianca, Bianchetto o Biancolina è considerata una delle più antiche cultivar italiane. Il suo nome indica il colore che le drupe assumono durante l’invaiatura, passando dal verde chiaro al viola. La Biancolilla conferisce agli oli un fruttato delicato, con sentori di mandorla, carciofo e pomodoro

Bosana

La cultivar Bosana è una delle varietà più coltivate in Sardegna, presente soprattutto nella zona Nord-Centro dell’isola, a Sassari (dove è chiamata anche tonda Sassarese) e attorno ad Oristano.  Presenta eleganti e caratteristiche note di amaro e piccante.

Canino

Il Canino, anche chiamato Canina, Caninese e Montignoso, è una cultivar altamente diffusa nel Lazio. Le sue olive presentano un invaiatura medio-tardiva e la resa in olio è media. Gli oli EVO a base di Canino risultano con livelli di amaro e piccante medi e sentori vegetali ed aromatici.

Carboncella

La Carboncella, anche chiamata Carbonchia, Caravogna, Carbognola o Carbonella, è una cultivar che troviamo molto spesso in Abruzzo e nelle Marche.  Gli oli EVO a base di Carboncella presentano solitamente un intensità di amaro e piccante medio.

Carolea

La Carolea è una cultivar molto diffusa nel Sud Italia, soprattutto in Calabria. La pianta di Carolea è molto resistente alle basse temperature. Ha una resa in olio media, gli oli EVO presentano sentori di mela, mandorla, carciofo. Le sue olive vengono utilizzate anche come olive da tavola.

Cassanese

La Cassanese è una cultivar tipica calabrese, anche nota come oliva Grossa di Cassano grazie alle grandi dimensioni dei suoi frutti. Gli oli di oliva prodotti con questa varietà presentano sentori di carciofo, mandorla, pomodoro ed erbe aromatiche.

Castiglionese

Il Castiglionese è una cultivar autoctona dell’Abruzzo che si coltiva in un’area molto ristretta della regione, la valle del fiume Fino. Prende il suo nome da un piccolo paese della zona: Castiglione Messer Raimondo. Questa varietà conferisce ai suoi oli note vegetali accompagnate da un equilibrato amaro e piccante che la rendono adattabile a diverse tipologie di piatti.

Cerasuola

La Cerasuola è una delle cultivar più antiche in Sicilia, sopratutto presente nella parte occidentale della regione. E’ una delle cultivar che meglio si sposa con il territorio siciliano data la sua peculiare caratteristica resistenza alla siccità e a terreni poveri di nutrienti. La Cerasuola presenta una elevatissima resa in olio e solitamente, dona ai suoi oli sensazioni di erba, pomodoro di carciofo.

Coratina

La Coratina è una delle cultivar caratteristiche della Puglia (più precisamente prende il suo nome proprio dalla città di Corato nel barese). E’ una delle cultivar a più alto contenuto di polifenoli e se coltivata e franta nel migliore dei modi conferisce all’olio le tipiche note di amaro e piccante. 

Correggiolo

Il Correggiolo è una cultivar tipica della Toscana. E’ una pianta autoincompatibile, e necessita di altre cultivar per produrre frutti. Le olive di Correggiolo hanno una maturazione tardiva e scalare, e la resa in olio risulta medio/alta. Gli oli EVO a base di Correggiolo presentano un fruttato medio e sentori vegetali, come cardo, carciofo e mandorla.

Dritta

La Dritta è una cultivar tipica dell’Abruzzo, maggiormente presente nel “Triangolo d’Oro” (Pianella, Moscufo e Loreto Aprutino). La maturazione delle olive è medio precoce, presenta una buona e costante resa in olio. Olio che è solitamente caratterizzato da un’eccellente profilo organolettico, con un livello medio di fruttato, di amaro e di piccante e sentori di mandorla fresca, erba e carciofo.

Favolosa

La cultivar Favolosa, in particolare il clone FS-17, è ottenuta dalla selezione di semi della cultivar Frantoio. La sua coltivazione, ad oggi, si sta diffondendo in quanto presenta un’elevata resistenza alla Xylella. A livello organolettico i suoi oli sono ricchi di sentori vegetali e la buona presenza di polifenoli dona ai suoi oli ottime sensazioni di amaro e piccante

Frantoio

Il Frantoio è una delle cultivar più diffuse sia in Italia che a livello internazionale. Il Frantoio di solito conferisce buone note di amaro e piccante agli oli EVO: anche per questo è facilmente abbinabile a diverse tipologie di piatti. In Italia il Frantoio è ampiamente diffuso principalmente in Toscana (quasi sicuramente la sua terra natia), Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche. 

Giarraffa

La cultivar Giarraffa è una specialità autoctona siciliana e ha un’origine molto antica: ad oggi, sono presenti molti ulivi secolari. L’olio EVO a base di Giarraffa presenta, solitamente, all’analisi organolettica sentori di mandorla verde, carciofo e pomodoro, o foglia di pomodoro, con sensazioni di pungenza ed amaro equilibrate e di media intensità.

Itrana

L’Itrana, nota anche come “Oliva di Gaeta”, è una cultivar tipica laziale. L’Itrana ha una maturazione abbastanza tardiva e le sue olive sono ampiamente utilizzate come olive da tavola in salamoia. All’interno della DOP Colline Pontine l’Itrana è la cultivar principale (dal 50 al 100%). Gli oli EVO a base di Itrana presentano spesso sentori di vegetali verdi e del caratteristico pomodoro verde: i suoi sentori dipendono molto dall’area e dalla composizione del terreno dell’oliveto.

Leccino

Il Leccino, insieme al Frantoio e al Moraiolo, è una delle principali cultivar presenti in Italia, in particolare nelle regioni del centro e del sud. E’ particolarmente indicata per la raccolta meccanica in quanto le sue drupe si distaccano facilmente dall’albero. Durante l’invaiatura il contenuto di polifenoli è piuttosto importante, conferendo equilibrata amarezza e piccantezza agli oli EVO.

Leccio del Corno

La cultivar Leccio del Corno è una varietà originaria della Toscana che si è diffusa principalmente nelle regioni dell’Italia centrale. Il suo nome deriva da quello della sua zona di origine: fu infatti scoperto, per la prima volta, nella provincia di Firenze, nella fattoria di Corno. Il Leccio del Corno matura tardivamente e ha una resa in olio media; i suoi oli d’oliva sono caratterizzati da note di mandorla verde e carciofo.

Majatica

La Majatica di Ferrandina è una delle cultivar da mensa più antiche d’Italia: le sue olive nere sono fatte essiccare al forno ed aromatizzate, divenendo uno dei prodotti tipici della Basilicata. La Majatica di Ferrandina, è molto usata anche per la produzione di olio EVO, essendo una delle cultivar più diffuse della Basilicata. La pianta presenta una parziale autosterilità, una maturazione dei suoi frutti tardiva e scalare e una resa in olio abbastanza alta. 

Maurino

Il Maurino è una cultivar tipica della Toscana che oggi è presente in molte zone d’Italia. È una cultivar rustica che resiste bene sia ai parassiti che alle condizioni climatiche avverse. Le olive Maurino mostrano una invaiatura precoce e una resa in olio elevata, ma non costante tra le annate. Gli oli EVO a base di Maurino si caratterizzano per un fruttato leggero / medio e sentori ricchi di note aromatiche e note di pomodoro.

Mignola

La Mignola è una cultivar diffusa principalmente nelle Marche, anche nota con i nomi di Sanguinella, Carbonella, Laurina, Sargana. E’ una cultivar autosterile, quindi ha bisogno di altre varietà che fungono da impollinatori per produrre frutto. Presenta una media resistenza al freddo ma bassa alla mosca. Le sue olive hanno una maturazione abbastanza precoce ed una resa in olio medio-alta. Gli oli EVO a base di Mignola si caratterizzano per una decisa nota amara e piccante e sentori erbacei accompagnati da un delicato profumo di frutti di bosco.

Moraiolo

Il Moraiolo è una cultivar molto diffusa in Italia, anche se si esprime al meglio soprattutto nelle regioni del centro come Umbria, Toscana, Lazio e Abruzzo. Viene utilizzato principalmente per EVOO monocultivar o in blend per conferire qualitative note fruttate di media intensità, nonché piacevoli sentori piccanti ed amari.

Nera di Colletorto

L’oliva Nera di Colletorto è una cultivar autoctona del Molise, e prende il suo nome proprio da una delle città molisane in cui si coltiva maggiormente. Gli olivi di questa cultivar presentano una buonissima resistenza alle principali avversità degli olivi (tra cui anche la mosca olearia). La resa in olio risulta essere media. Gli oli a base di Oliva Nera di Colletorto esprimono sentori tipici quali oliva verde e carciofo.

Nocellara Belice

La Nocellara del Belice è una delle cultivar autoctone della Sicilia, nota non solo per i suoi oli extra vergine di oliva ma anche per il consumo delle sue olive come olive da tavola (queste infatti sono anche un prodotto DOP). I suoi oli solitamente presentano un’intensità media e sono ricchi di aromi vegetali (mandorla, pomodoro verde, carciofo) ed aromatici.

Nocellara Etnea

La Nocellara Etnea è una cultivar siciliana, nota anche con i nomi di Augghialora, Paturnisa e Tortorella. Come suggerisce il nome è presente soprattutto nell’area attorno al vulcano dell’Etna. La Nocellara Etnea conferisce agli oli eleganti sentori di pomodoro verde, erba, mandorla, cardo e carciofo.

Ogliarola Barese

L’Ogliarola Barese è una delle cultivar principali nella provincia di Bari. Il termine “ogliarola” sta ad indicare l’alta resa in olio, tipica di queste cultivar, mentre “barese” ne indica la provenienza e la sua area di maggior coltivazione e produzione: alta presenza è nella città di Bitonto (anche nota come città degli ulivi). L’ogliarola Barese presenta una maturazione tendenzialmente precoce e conferisce ai suoi oli delicati sentori vegetali e leggere sensazioni di amaro e piccante. 

Ogliarola Messinese

L’Ogliarola Messinese è una cultivar autoctona della Sicilia che si trova principalmente nella provincia di Palermo e Messina. Le olive dell’Ogliarola Messinese grazie alla loro carnosità sono molto usate anche come olive da tavola, oltre che per la produzione di oli EVO a cui conferisce sentori di erba appena tagliata, mandorla e carciofo.

Oliva Bianca di Pollica

Cultivar tipica della Campania, soprattutto presente nei comuni di Pollica e Casal Velino. Il colore dell’oliva Bianca di Pollica deriva da una caratteristica peculiare delle sue olive che, durante l’invaiatura virano verso il colore del bianco prima di quello violaceo. E’ una pianta resistente all’occhio di pavone, alla siccità ed alla salsedine e presenta una resa media.

Ortice

L’Ortice è una cultivar particolarmente diffusa nell’area del Beneventano, in Campania. E’ anche nota come coglioni di Gallo, Iessana, Olivastro, Olivo a Pizzo di Passero, Olivona/e, Olivo San Giorgio. L’Ortice presenta una maturazione tardiva ed ha una resa in olio media. Le sue olive possono essere usate anche come olive da tavola, ma ad oggi prevale il loro utilizzo per la produzione di oli EVO.

Ottobratica

L’Ottobratica è una cultivar che si trova ampiamente in Calabria, in particolare nella parte tirrenica della regione. E’ anche conosciuta come Dolce, Mirtoleo e Ottobratico. Gli ulivi di Ottobratica sono principalmente autosterili.  L’Ottobratica matura presto (motivo per cui si chiama Ottobratica, poiché le sue olive vengono raccolte prevalentemente ad ottobre) e la sua produzione di olio d’oliva è media.

Pendolino

Il Pendolino è una varietà nata in Toscana ed ad oggi molto diffusa in tutta l’Italia, anche grazie alla sua funzione da impollinatore. Il nome Pendolino deriva dal caratteristico aspetto pendulo dei suoi rami fruttiferi. Il Pendolino conferisce agli oli delicate note di mandorla e leggere sensazioni di amaro e piccante. 

Peranzana

La Peranzana è una cultivar tipica della Puglia che trova il suo areale di produzione nel  Foggiano, soprattutto nei comuni di Torremaggiore, San Severo, San Paolo Civitate e Serracapriola (Daunia e Alto Tavoliere delle Puglie). La Peranzana viene anche definita Francese, Provenzale in quanto è stata nei secoli portata dalla Provenza (Francia). Gli oli a base di Peranzana presentano amaro e piccante ben equilibrati e sentori tipici di mandorla, carciofo e pomodoro.

La Picholine è una delle cultivar maggiormente rappresentative del territorio francese. Ad oggi è diffusa anche in altri paesi, tra cui l’Italia. Una delle caratteristiche delle olive Picholine è il loro facile distacco della polpa dal nocciolo, il che le rende adatte all’uso come olive da cocktail. Gli oli EVO a base di Picholine si esprimono con eleganti note vegetali e fruttate con sentori di erba fresca e pomodoro verde.

Raggiola

La Raggiola è una cultivar tipica delle Marche, maggiormente presente nell’area del Pesarese. Gli oli a base di Raggiola sono tendenzialmente equilibrati, con una sensazione di amaro e piccante media e caratterizzati da sentori di mandorla. Le sue olive sono ampiamente utilizzate anche come olive da tavola, grazie alla dolcezza del loro sapore. 

Roggianella

La Roggianella è una cultivar tipica della Calabria; il suo albero si considera “rustico” ovvero molto resistente, autofertile e molto resistente alle più tipiche infezioni dell’olivo, come la rogna e l’occhio di pavone. La Roggianella presenta una maturazione tardiva e scalare delle sue olive e una resa media in olio d’oliva; i suoi oli d’oliva sono di media intensità e caratterizzati da sentori di erba, carciofo e mandorla.

Rotondella

La Rotondella è una cultivar tipica del Salernitano, che prende il suo nome dalla tipica forma rotonda delle sue olive. è anche definita Mannella, Minutella, Olivella, Tonella. Presenta un invaiatura medio-precoce ed un’elevata resa in olio. La sua pianta si caratterizza per una buona resistenza all’ occhio di pavone, e a siccità e freddo.

Salella

La Salella è una cultivar tipica del Cilento, anche detta Auliva Ruorio, Marrella, Olivo di Salento. E’ una cultivar caratterizzata da una maturazione medio-precoce e da un’elevata produttività. Vengono utilizzate anche come olive da tavola in una preparazione tipica, Oliva Salella ammaccata del Cilento, che fa parte inoltre del presidio slow food.

Salviana

La Salviana, anche detta Frecciara, è una cultivar caratteristica del Lazio, in particolar modo della zona della Sabina. Si caratterizza per una maturazione media delle sue olive ed elevata resa in olio. Le sue piante presentano una resistenza media alla mosca olearia ed autosterilità (saranno necessarie altre cultivar affinché venga impollinata). E’ una delle cultivar protagoniste degli oli EVO Sabina DOP.

Semidana

La Cultivar della Semidana è presente in Sardegna nella zona centro-meridionale dell’isola, attorno alla zona di Oristano. Il nome Semidana ricorda i “Semidas”, gli antichi camminamenti tra i campi lungo i quali i filari di ulivo erano piantati. E’ resistente ai principali agenti esterni, ha mautrazione tardiva ed ha una buona produzione e resa d’olio. I suoi toni di amaro e piccante sono tipici e equilibrati.

Taggiasca

La Taggiasca rappresenta la principale varietà di olive della Liguria: il suo nome deriva dalla città di Taggia (provincia di Imperia). Non è solo utilizzata per la produzione di olio, ma anche per il consumo alimentare grazie al suo sapore ricco, aromatico e gustoso. Ha una maturazione tardiva (Dicembre- Gennaio) e un’alta produttività. Di solito conferisce agli oli eleganti note di mandorle e frutta secca.

Tonda Iblea

La Tonda Iblea è una cultivar tipica siciliana, presente principalmente nelle zone di Ragusa, Siracusa e Catania. All’interno della DOP Monti Iblei è la cultivar principale (deve essere presente almeno tra il 60% e il 90%). E’ usata anche come oliva da tavola (sia verde che nera) ed è particolarmente conosciuta, all’interno del panorama degli Oli Extra Vergine di qualità, per conferire il suo caratteristico sentore di pomodoro.

Tortiglione

Il Tortiglione è una cultivar tipica dell’Abruzzo, diffusa soprattutto nella provincia di Teramo. Deve il suo nome al tipico tronco che si avvolge su se stesso quasi a torcersi. Oli EVO a base di Tortiglione, prodotti in maniera minuziosa, presentano una nota amara e piccante decisamente di alta qualità, essendo ricchi in polifenoli.

Verdello

Il Verdello è una varietà autoctona Siciliana particolarmente presente nella provincia di Messina. Gli ulivi di Verdello sono molto sensibili alle basse temperature.  All’analisi organolettica, è possibile percepire sentori tipici quali foglia di pomodoro, cardo, erba appena tagliata e mandorla verde, insieme a toni meno comuni di mela verde ed erbe aromatiche.