I territori e le regioni dell' Olio Extra Vergine di Oliva - Italia
Abruzzo
L’Abruzzo è una delle regioni più verdi d’Europa. Alcune sue caratteristiche la rendono unica e preziosa: la vicinanza al mare e la sua costa lunga e sabbiosa; le sue colline dolci e prossime sia alla zona costiera che a quella montana, la cima più grande degli appennini, il Gran Sasso, ed il massiccio montuoso della Majella. La provincia di Chieti ospita la cultivar autoctona della Gentile di Chieti. Nella zona di Pescara troviamo la Dritta mentre nelle colline teramane il Tortiglione, la Castiglionese, la Rustica. Presenti anche Frantoio, Moraiolo, Leccino, Cucco, Nebbio di Chieti.
Basilicata
La Basilicata è una piccola regione del Sud Italia. La sua produzione olivicola è da sempre legata all’intreccio dei popoli che l’hanno attraversata e la circondano. La sua posizione è strategica, stretta tra le grandi regioni olivicole italiane quali Puglia, Campania e Calabria, i suoi microclimi, derivanti dall’affaccio su due mari (Ionio e Tirreno), simili ma in realtà profondamente diversi e le caratteristiche dei suoi suoli, particolarmente ricchi, soprattutto nella zona vulcanica del Vulture sono i suoi fiori all’occhiello.
Calabria
La Calabria è la punta dello stivale italiano, ed è una tra le più grandi regioni produttrici di olio di oliva, assieme a Puglia, Sicilia e Toscana. Sicuramente qui l’olivicoltura fu portata dai coloni greci, le tracce del loro passaggio sono identificabili anche nei molteplici ulivi secolari presenti in queste terre. Il clima di questa regione del Sud è fortemente influenzata dal suo territorio selvaggio e montuoso, che spinge fino ai 200 m / 400 mslm l’altitudine degli uliveti. La Calabria ha 1 IGP e 3 DOP.
Campania
La Campania è una delle regioni del Sud Italia che può vantare una delle più antiche tradizioni agricole della penisola. Grazie all’eterogeneità dei suoi terreni e dei suoi climi dalle loro origini spesso vulcaniche, ogni zona della Campania ha sviluppato un legame profondo con l’oliveto e le sue Cultivar, tanto da influenzare anche il nome di alcuni suoi comuni. L Campania possiede 5 DOP: Terre Aurunche, Penisola Sorrentina, Irpinia, Colline Salernitane e Cilento.
Lazio
Oggi l’olivo nel Lazio è diffuso pressoché ovunque, concentrato maggiormente nelle zone collinari, attorno ai laghi e nella zona sud della Ciociaria. L’eterogeneità pedoclimatica all’interno della regione si traduce nelle mille sfaccettature che i suoi oli EVO possono esprimere.
Le Cultivar più diffuse sono l’Itrana (o Oliva di Gaeta, ottima anche come oliva da tavola), Canino o Caninese, Carboncella, Frantoio, Leccino e Moraiolo. Le DOP del Lazio sono 4: Canino DOP, Colline Pontine DOP, Sabina DOP, Tuscia DOP.
Liguria
Le origini dell’olivicoltura della Liguria sono antichissime, antecedenti perfino all’epoca romana. Oggi, con i suoi terrazzamenti, è una delle regioni simbolo dell’”olivicoltura” eroica: la qualità dei suoi Oli EVO passa attraverso la difficoltà e la fatica del coltivare una terra ripida e sferzata dalla forza del vento e del mare. C’è una DOP in Liguria, che deve essere seguita da specifiche denominazioni: Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese, Riviera di Levante. La cultivar principale è la Taggiasca.
Marche
L’olivicoltura marchigiana è presente in pressoché tutta la regione, concentrandosi sui pendii collinari che guardano da un lato la catena degli appennini e dei Monti Sibillini e dall’altro le coste adriatiche. Oggi le Marche traggono beneficio dall’oliva sia in tavola (si pensi alla famosa e buonissima “Oliva all’ascolana) sia nei frantoi, con oli EVO dal fruttato medio-intenso con spiccati sentori vegetali verdi. Le Marche, ad oggi, hanno una IGP e una DOP.
Molise
Il Molise è una delle regioni più piccole d’Italia, seconda solo alla Valle d’Aosta, ma vanta una tradizione olivicola molto antica risalente all’epoca romana e circa una quindicina di Cultivar tipiche locali. Rispetto alle sue piccole dimensioni gli oliveti di questa regione si estendono per quasi tutta la sua superficie (perlopiù collinare), come testimonia la DOP Molise che copre la maggior parte del suo territorio.
Puglia
La Puglia è una delle regioni meridionali d’Italia. Il clima è mediterraneo: estati calde e soleggiate e inverni miti e piovosi. E’ il cuore della produzione italiana di olio d’oliva e nei suoi oli puoi sentire il sussurro della regione: il sole, il mare, il vento. Quando le potenzialità del territorio incontrano la grandissima abilità di produttori e frantoiani, sei sicuro di star degustando una delle migliori espressioni dell’olio EVO italiano. Cultivar pugliesi principali: Coratina, Ogliarola (“barese”, “del Gargano”, “salentina”), Peranzana, Cima “di Bitonto”, Cima “di Mola”, Cellina di Nardò
Sardegna
Chi è stato in Sardegna non può non ricordare che l’olivo e l’olivastro, il suo cugino “selvatico”, dominano i più bei paesaggi dell’isola, protagonisti molto presenti tra le terre rosse dell’entroterra ed il mare cristallino delle coste. Probabilmente sono stati i fenici a creare questi meravigliosi panorami, introducendo secoli prima di Cristo l’olivicoltura nell’Isola, passando poi il testimone ai Romani. La Cultivar principale sarda è la Bosana, seguono la Tonda di Cagliari, la Tonda o Nera di Villacidro, la Semidana e la Pizz’e Carroga.
Sicilia
La Sicilia, una delle due più grandi isole del territorio italiano, è una regione caratteristica e particolare, che racchiude al suo interno molti climi, paesaggi e culture differenti. Ogni provincia, città e angolo del suo territorio è unico. In sicilia abbiamo 6 DOP dell’Olio Extra Vergine d’Oliva: Valli Trapanesi, Valle del Belice, Val Demone, Val di Mazara, Monti Iblei, Monte Etna. Da menzionare poi l’IGP Sicilia. Tra le Cultivar principali troviamo la Nocellara del Belice e Etnea, Tonda Iblea, Biancolilla, Cerasuola, Verdello, Ogliarola messinese.
Toscana
Le colline ed i paesaggi della Toscana, attorniate da borghi storici e antichi casolari, sono la dimora di viti e uliveti che da secoli hanno ispirato pittori, viaggiatori e poeti. A livello olivicolo le Cultivar della Toscana sono riuscite grazie alle loro caratteristiche a “conquistare” anche molte altre regioni del bel paese: Frantoio, Leccino e Moraiolo sono ormai presenti su tutto il territorio nazionale, e anche a livello internazionale, ma è qui che esprimono tutta la loro eleganza e complessità. Quasi 119 varietà di olive si trovano in Toscana e la regione può contare su 4 DOP al momento.
Umbria
L’Umbria è il “Cuore verde dell’Italia”: centrale , è ricca di boschi, parchi naturali e aree verdi, senza sbocchi sul mare. Questa peculiare caratteristica, unita ad un terreno prevalentemente collinare e montano, ne condiziona non poco il clima, decisamente continentale e freddo rispetto ai territori contigui. Le Cultivar principali sono Moraiolo, Frantoio e Leccino, che affiancano le autoctone Dolce Agogia (della zona del lago Trasimeno), Rajo, Correggiolo e altre (Borgiona, Bianchella di Umbertide, Pocciolo, Nostrale di Rigali).